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Giuse Iannello su Arte e scrittura -Wordpress.com

 

"Gran Bluffet" è un'installazione di Evuz che occuperà interamente lo Spazio  AR.CO. e incorporerà due fotografie di Nick Jobbs (Nicola Claudio Palermo) e opere pittoriche di Giuse Albani, Giuse Iannello, Paolo Vecchio e Gianni Depaoli.
I temi cui si ispira sono:
-la nefasta correlazione tra industrializzazione selvaggia (con relativo inquinamento) e le
coltivazioni che poi ci nutrono.
-La perversa spirale  dei trattamenti chimici per la protezione in campo e la
conservazione a lunga scadenza nella grande distribuzione, le semenze OGM  e
l'industria farmaceutica che dovrebbe curare i danni che da tutto ciò derivano.
-Il business dell'industria petrolifera che genera contenitori e utensileria per il cibo.
-Il bombardamento psicologico della pubblicità da parte delle grandi industrie alimentari
che con metodi spesso subdoli e ingannevoli cercano di convincere all'acquisto dei loro
prodotti, riuscendoci nella maggioranza dei casi.
La mostra è stata realizzata in occasione di S.E.M.I. Festival, una kermesse dedicata al cibo sostenibile che coinvolgerà numerose realtà vigevanesi e si articolerà in più eventi in tutto il centro storico. PICCHETT- ART, la staffetta artistica correlata, partirà venerdì 11 novembre dalla Sala dell'Affresco alle ore 19,45 e toccherà i vari spazi espositivi con la consegna dei segnacoli di S.E.M.I.. Dovrebbe arrivare in AR.CO. verso le 21,00, per l'opening dell'installazione.

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Giuse Iannello, The floating pictures - poor Christos su wordpress.com

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Immagini che viaggiano incessantemente nel mare magnum del web, nei cataloghi, sulle locandine, sui profili dei social networks; quadri avvolti in pellicole trasparenti, in casse di legno, in cartoni protetti da pluriball e spediti di mostra in mostra, in cerca di improbabili estimatori; quadri da disimballare e risistemare sugli scaffali degli studi, in attesa di nuove destinazioni: di questo è costruita l'installazione “The Floating pictures” del Gruppo di Evuz Art.
Di questo perpetuo fluttuare di immagini l'arte contemporanea si nutre; di questo altalenante avvolgersi di pellicole e di speranze intorno ai quadri in partenza e l'accartocciarsi disilluso degli imballi da buttare vivono gli Artisti che non hanno abbastanza fortuna.